- InformNapalm.org (Italiano) - https://informnapalm.org/it -

Siria: contenitori con sostanze chimiche proibite nella base siriana di Shayrat

7 Aprile 2017 dalle due navi americane nel Mediterraneo sono stati sparati  59 missili Tomahawk  contro la base dell’aeronautica siriana a Shayrat nella provincia di Homs in Siria Occidentale. Questo attacco è partito in risposta ad un attacco chimico con [1] il Sarin, sulla città di Khan Shaykhun, nella provincia di Ibdil,  effettuato il  4 aprile 2017 dall’aeronautica di  Bashar al-Assad e dal suo alleato, la Federazione Russa. Questo nuovo attacco chimico ha  ucciso  più di 100 civili e più di 500 sono stati avvelenati.

In una delle inquadrature del reporter russo  Mihaila Voskresenskiy,  dell’agenzia RIAnovosti ,  sono visibili dei contenitori per piccoli carichi (KMGU), che potrebbero  contenere sia  bombe incendiarie a grappolo sia bombe chimiche БКФ-П, della produzione russa. Ogni bomba БКФ-П contiene  12 elementi a grappolo contenente la sostanza chimica velenosa Sarin [ndt: in russo Зоман Р-55]. Le foto sono state [2] scattate nella   base aerea Shayrat dopo un attacco missilistico  americano. Gli stessi contenitori possono essere osservati  in alcune  fotografie scattate durante il processo di  distruzione di armi chimiche da parte dell’esercito russo in un sito di  stoccaggio  e di distruzione delle armi chimiche in Pochep, Bryansk Region [ foto scattate nel  2013-2014] [1] [3], [2] [4].

[5]

[6]La squadra di InformNapalm non è in grado di confermare con sicurezza   che i contenitori visibili sulla foto del reporter russo, contengano sostanze tossiche. Tuttavia, il fatto  che la Russia abbia bloccato la risoluzione delle Nazioni Unite, che prevedeva un’indagine internazionale nella base di Shayrat, fa sorgere dei sospetti.


(CC BY 4.0) L’informazione è  preparata per il sito InformNapalm. Tutti diritti sono riservati. Per la ristampa e utilizzo del materiale si deve menzionare obbligatoriamente la fonte e il nome dell’autore.

Chiediamo i lettori di condividere i nostri materiali sui social network. La diffusione dei materiali attraverso lo spazio pubblico è in grado di invertire le tendenze nel confronto informativo e quello operativo.

L’originale [7].