Attualmente giornalisti e blogger russi stanno attivamente lavorando per screditare l’Ucraina agli occhi della comunità internazionale nel contesto relativo al blocco ad oltranza della penisola di Crimea annessa alla Russia. Per raggiungere lo scopo la propaganda russa usa vari metodi: la generalizzazione dei fatti, l’enfatizzazione di alcuni eventi rispetto alla realtà e aperte bugie. Per questo motivo il team del gruppo InformNapalm.org insieme con il gruppo @Infographics_ua ha deciso di spiegare le ragioni del blocco ad oltranza della Crimea.
Ricordiamo che questa azione è partita a mezzogiorno del 20 settembre 2015 al confine amministrativo tra la regione ucraina di Kherson e la Repubblica autonoma della Crimea, temporaneamente occupata. Questa azione si realizza attraverso il blocco di tutti i traffici commerciali presso i valichi della frontiera di Chongar, Chaplinka e Kalanchak. L’ordine pubbliche viene garantito dalle unità del Ministero degli Interni e dal battaglione Krym.
Le conseguenze di questa azione civile le subiscono prima di tutto imprese di commercio e di trasporto che mantengono rapporti commerciali con la Crimea ucraina temporaneamente occupata. Nel prossimo futuro il blocco commerciale può condizionare l’assortimento delle merci presenti in Crimea, perché i collegamenti stradali tra la Crimea e la Federazione Russa, che non passano attraverso l’Ucraina, non sono in grado di assicurare il fabbisogno delle merci per motivi geografici e per le infrastrutture insufficienti. Sarà molto complicato per la Russia riuscire a garantire le forniture di ogni tipo. Tutto ciò aggraverà molto le ingenti perdite economiche che sta subendo già la Federazione Russa. Molti attivisti tatari di Crimea e ucraini propongono di allargare il blocco alla fornitura elettrica, all’apprigionamento idrico e alle telecomunicazioni. Inoltre subiranno le conseguenze del blocco la base militare della Flotta russa del Mar Nero, di stanza in Crimea, e le truppe russo presenti nella penisola.
Vogliamo sottolineare che la Crimea da tempo è oggetto di varie sanzioni economiche da parte dell’UE, degli USA e di altri singoli Stati, perciò l’Ucraina in qualità del Paese che ha subito l’aggressione militare russa, non solo può ma deve necessariamente usare le sanzioni come uno strumento della pressione sul economia del Paese-aggressore.
Molti paesi da tempo hanno limitato o proibito alle loro persone giuridiche e fisiche rapporti finanziari o commerciali con il territorio temporaneamente occupato della Crimea. Là non sono più presenti le società di credito Visa e Mastercard ed alcuni altri sistemi internazionali del pagamento elettronico. Attualmente essere un residente della Crimea priva della possibilità di effettuare pagamenti in valuta attraverso il sistema SWIFT oppure di ottenere il visto Schengen o molti altri visti.
Tenendo conto che è in atto una guerra ibrida contro l’Ucraina e la Russia è lo sponsor del terrorismo nel Donbas, l’Ucraina ha il pieno diritto di troncare tutti i rapporti economici con i territori occupati, che a sua volta diventerà un ulteriore passo per applicare le proprie sanzioni contro l’aggressore.
Inoltre, secondo la Convenzione di Ginevra lo Stato-occupante deve garantire alla popolazione occupata le condizioni basilari della vita.
Autore: Oleksij Beresin esclusivamente per il sito InformNapalm
Infografica : infographics_ua
Traduzione: Olena Nazarenko
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