Ad oggi, ormai è chiaro che la Russia conduce una guerra che viene comunemente chiamata la guerra IBRIDA.
La Wikipedia la definisce così: “La guerra ibrida è una strategia militare che unisce la guerra convenzionale, la guerriglia e la cyber-guerra”.
In realtà pensiamo che tutto sia molto più complicato. La Russia conduce anche una guerra sul fronte economico, sociale, psicologico, politico e informativo. Utilizza TUTTI MEZZI DISPONIBILI.
Ma.è necessario capire e sottolineare che la Russia conduce questa guerra con l’esercito IBRIDO. Abbiamo già definito in termini generali, cos’è questo esercito. Esso comprende la milizia, politici, giudici, avvocati (e molti altri) e infine l’esercito vero e proprio. Ma tutto non è così semplice come appare.
L’esercito russo è formato:
- dai cosacchi russi (una via di mezzo tra polizia e militari);
- dai soldati dell’esercito regolare, simile al nostro;
- dai mercenari ceceni (un numero molto elevato, tutti sono collegati a Kadyrov , attuale presidente della Repubblica Cecena );
- da altri mercenari (come serbi e tanti altri militari con tratti somatici asiatici);
- dagli ex agenti di “Berkut” (un’unità speciale che fu alle dipendenze del Ministero degli interni dell’Ucraina, sciolta dal nuovo governo ucraino dopo la fuga dell’ex presidente Janukovich)
- dai russi etnici che vivono in Ucraina e che hanno aderito a questo esercito;
- dalla quinta colonna (residenti locali che agiscono come collaborazionisti e informatori);
- dai “turisti” russi (nazionalisti russi che si fanno passare per ucraini);
- dai veri attori e attrici delinquenti (utilizzati per la propaganda e che intenzionalmente cercano le telecamere dei mass-media occidentali per inscenare la “drammatica” parte e dare la voce a una nuova porzione di propaganda);
- dai soldati e ufficiali ucraini (che hanno già disertato dall’esercito ucraino o sono ancora in servizio ma agiscono come traditori o spie);
- da criminali locali addestrati e armati;
- dai residenti locali imbevuti dalla propaganda russa (che stanno ai posti di blocco e rilasciano le interviste ai mass-media occidentali);
- dai residenti locali, costretti a combattere (principalmente giovani o giovanissimi e disagiati economicamente);
- dai criminali e detenuti russi che hanno ricevuto l’amnistia in cambio di attività mercenarie in Ucraina (li abbiamo visti tanti, ma in futuro potranno essere MOLTI DI PIÙ. Fonte: il blog: Ukraine@war);
- Le forze speciali russe (che raramente vengono riprese dai mass-media e che vengono usate nei combattimenti per accrescere le forze e far vincere le battaglie a favore della Russia);
- dagli agenti dei Servizi di Sicurezza Federali della Federazione Russa (verificano e controllano);
- dai generali russi che “coordinano il cessate fuoco” sul TERRITORIO UCRAINO DEL FRONTE;
- dai giornalisti infiltrati che lavorano per la propaganda (anche loro seguono l’addestramento militare e diventano dei commilitoni );
- da comandanti (tutto il comando e la gestione sono concentrati nelle mani russe ).
Inoltre la Russia ha creato i marchi “Repubblica Popolare di Donetsk”, “Repubblica Popolare di Luhansk” e “Novorossia” che vengono attribuiti a tutte queste formazioni militari un po’ a caso. Infine le mostrine, le insegne distintive militari, le marcature tattiche sono utilizzate in modo non appropriato per confondere ulteriormente il quadro situazione.
Sul social network sono in corso tante discussioni su come chiamare queste formazioni militari: “i ribelli”, “separatisti”, “i separatisti filo-russi” o “esercito russo”. Molti mass-media si rifiutano di chiamarli “esercito russo” perché alcuni residenti locali, di fatto, partecipano ai combattimenti. E tale accozzaglia dei “militanti” difficilmente si potrebbe definire come un “esercito”; in ogni caso, nell’immaginario collettivo l’idea dell’esercito è molto diversa.
Ma nonostante tutto, È PROPRIO COSÌ CHE LA RUSSIA CONDUCE QUESTA GUERRA!
Questa è una tattica scelta di proposito! L’esercito russo è un esercito IBRIDO che sta cercando di fondersi con l’ambiente locale. Ecco perché è difficile da riconoscerlo.
Putin non ha bisogno di Donbas solo per averlo. Non ha mai avuto bisogno di ciò. Putin ha bisogno di tutta l’Ucraina, divisa e controllata. Per il momento non ci riesce: l’Ucraina non si è smembrata e non è passata sotto il suo controllo.
TUTTO in questa guerra è diventato il campo di battaglia: lo spazio dell’informazione, il mercato della valuta, le organizzazioni internazionali, ecc.
Combattimenti nella zona dell’ATO (Operazione Anti-Terrorismo) sono solo uno di questi campi. Anzi, questo campo per la Russia è diventato di secondo piano. Oggi è il luogo dove la Federazione Russa fabbrica le “immagini TV” per la guerra d’informazione e il pretesto per bleffare e ricattare, le attività con cui si limita la politica estera della Russia. Da tempo che la Russia non fa nient’altro.
Traduzione: Vira Pauk
Editing: Elena Nazarenko
© Tutti diritti sono riservati
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