
Nel giorno del 6 febbraio abbiamo ricevuto alcuni messaggi dai colleghi stranieri riguardo ai risultati dei colloqui tra Merkel, Hollande e Putin.
Non possiamo svelare tutti i dettagli, però, parlando in breve, Putin ricatta l’Europa dicendo di essere pronto a colpire l’Ucraina con i missili. L’ultimatum è stato dato 3 giorni fa; appunto per questo i leader europei [ndt: Merkel e Hollande] sono partiti subito per Mosca… Ancora non si conoscono gli accordi raggiunti. La stampa fa le affermazioni vaghe che loro hanno concordato di “perfezionare gli accordi di Minsk”, tuttavia Merkel e Holande sono tornati a casa piuttosto sconvolti.
In ogni caso, la tappa conclusiva delle trattative riguardanti l’Ucraina sarà svolta telefonicamente domenica.[ndt: 8.02.]. Evidentemente, Merkel vuole scaricare tutta la responsabilità agli USA e dissociarsi dal processo decisionale, prendendo una posizione passiva. Considerando il dato che Obama per la sua esitazione viene chiamato “la tigre di carta”, possiamo constatare che Putin ha portato definitivamente il mondo ad una divisione. Da notare però che negli USA le lobby dei “falchi” sono abbastanza forti, perciò è ancora presto parlare della completa capitolazione dell’Occidente davanti all’ultimatum di Putin.
Ciò nonostante la passività dell’Europa nel futuro prossimo potrà giocare contro di essa. Ricordiamo che nella seconda parte di dicembre del 2014 la stampa tedesca segnalava la collocazione dei missili balistici tattici “Iskander” nella regione di Kaliningrad. Il Ministro della difesa russo Sergey Shoygu, nel rispondere alle stampa, ha dichiarato che i missili “Iskander” saranno collocati là dove meglio ritiene il governo russo. Inoltre Shoygu ha fatto capire che la Federazione Russa non miri alla pace, ma si prepari alla guerra – “Nel 2015 noi completeremo la maggior parte del programma di dispiegamento delle truppe nella Terra di Francesco Giuseppe e nella Novaya Zemlya e ci occuperemo dell’esplorazione della isola di Wrangel. In questo modo tutta la fascia sarà coperta (Da parte degli Iskander – red.)
Per quel che riguarda l’Ucraina, Putin non ha chiamato per caso la Crimea il “luogo sacrale”. Appunto nella penisola occupata sono stati installati i missili Iskander e appunto dalla penisola, nel caso della realizzazione dell’ultimatum, saranno svolti i colpi missilistici. Probabilmente, le fortificazioni e i comandi generali delle forze ucraine saranno i bersagli di tali colpi. Forse il bersaglio principale diventerà o Dnipropetrovsk o Kyiv.
La Crimea è anche una buona piazza d’armi per il controllo del Mediterraneo; crediamo che neanche Turchia consideri una simile vicinanza sicura.
Nel futuro prossimo verremo a capire quali accordi hanno raggiunto i leader mondiali, ma la decisione per loro non sarà facile; non possono fare le concessioni in continuazione perché ciò rafforza il nemico e lo fa diventare ancor più arrogante, non c’è più nulla da cedere… Putin si permette di ricattare il mondo con una minaccia di una nuova guerra mondiale, quindi deve essere fermato finché non è troppo tardi. Le sanzioni è un valido ma lento modo per costringere il dittatore, lui diventa sempre più aggressivo e imprevedibile…
InformNapalm
Traduzione: Dana Kuchmash
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