Dal momento del cessate il fuoco i terroristi hanno effettuato la rotazione delle proprie forze. Fingendo l ritiro dei mezzi pesanti hanno cambiato il dislocamento dei reparti camuffandolo con le infrastrutture industriali. Il nemico ha cominciato il dislocamento delle unità meccanizzate verso la linea di contatto , motivandolo con la scusa della necessità di rafforzamento delle proprie posizioni nel caso dell’eventuale offensiva delle forze dell’ATO [ndt: l’abbreviazione in lingua ucraina “Operazione antiterrorismo”]. In questo modo le forze terroristiche hanno saputo creare le proprie task force di pronto intervento in prossimità con la linea di contatto con le forze armate ucraine.
Secondo informazioni ricevute da insider, i terroristi hanno spostato unità meccanizzate dalla cittadina di Horlivka a Nikitivka, dislocandole nei cortili delle abitazioni civili, che rende particolarmente difficile determinare la composizione qualitativa e quantitativa dei gruppi di forze nemiche. Da poco è stato notato il movimento delle unità dei militanti in direzione di Dzerzhynsk. Il gran numero di siti industriali abbandonati nel nord-est di Horlivka permette di accumulare segretamente le proprie task-force e riduce al minimo la fuga di informazioni sul loro dislocamento tra la popolazione locale. Il numero approssimativo dei mezzi nella zona indicata conta fino a 30 carri armati, 50 blindati (БТР). Bisogna anche prestare attenzione agli attacchi con le armi da fuoco contro i posti di blocco nella direzione di Artemivsk(Majorovsk) e Dzerzhynsk, in corso da tra giorni, che possono significare la preparazione di eventuali attacchi su queste direzioni.
La stessa situazione si osserva tra gli abitati di Pervomaysk, Stakhanov, Brjanka, Alchevsk e Kirovsk. Ogni giorno gli insider di InformNapalm osservano l’arrivo di colonne di mezzi pesanti e veicoli militari carichi di uomini armati Questo potrebbe significare la preparazione dell’attacco nella direzione di Pervomaysk-Artemivsk e Pervomaysk-Lysychansk.
Il nemico continua a concentrare le task force d’attacco nelle direzioni di Schastja e Stanitsa Luhanska.
Ma vogliamo ricordare che l’attacco dal Sud contro la cittadina di Schastja non è possibile a causa dell’esistenza di un ostacolo naturale -il fiume Severnyj Donets-, il che ha permesso di creare una zona grandemente rafforzata delle FA ucraine. Per raggiungere l’obbiettivo di conquistare Schastje, l’esercito terroristico potrebbe attaccare dal Nord,con lo scopo di tagliare Schastje dalle vie di rifornimento. La penetrazione dal lato nord a Schastja è possibile solo in caso dell’offensiva dal lato di Millerovo o da Severodonetsk. Nel primo caso[ndt: Millerovo] non è probabile che ciò si verifichi a causa delle condizioni politiche attuali della Federazione russa; la penetrazione potrebbe avvenire , invece, solo nel caso in cui le forze terroristiche riescano a controllare tutti gli attraversamenti del fiume nella zona di Severodonetsk. Ciò consentirebbe di simulare il trasferimento della grande quantità di mezzi dai territori occupati, facendola entrare dal lato di Millerovo. Appunto per questo i terroristi stanno annunciando l’attacco contro Severodonetsk.Per loro non è importante quanti mezzi e uomini potranno raggiungere Severodonetsk; è importante, invece, creare una immagine di uno grande dispiegamento di forze che attraversa il fiume Severnyj Donets.
Inoltre l’offensiva contro Severodonetsk permette di coprire il fianco destro della direzione principale della futura offensiva delle forze terroristiche . Ma di questo parleremo sotto.
Il controllo della linea ferroviaria Luhansk-Stanitsa Luhanska -Patronovka permetterà di ridurre il tempo di trasferimento di mezzi militari dalla Federazione Russa a Luhansk; e il Comando ucraino deve prenderlo in considerazione. Inoltre, il controllo di questa linea ferroviaria permetterebbe di sferrare un attacco contro la cittadina di Schastje dall’Est, introducendo le truppe dal territorio della FR.
A proposito di Mariupol : l’esistenza di una barriera naturale come il fiume Kalmius non permette di sviluppare un’offensiva nella direzione Novoazovsk-Mariupol, nonostante , secondo informazioni in nostro possesso, i terroristi continuano a accumulare le task force in questa direzione.
Inoltre, è arrivata l’informazione sulla preparazione di uno sbarco delle forze terroristiche nella zona del comune di Samsonovo. Speriamo che il comando dell’ATO abbia già previsto questa eventualità e abbia già provveduto di minare il mare d’Azov nella zona di Mariupol. Ma la manovra più probabile ci sembra uno sbarco di “militanti” ( ma nella realtà dei marò della Flotta russa del Mar Nero) nei pressi dei comuni di Jalta e Urzuf allo scopo di tagliare la città di Mariupol dall’autostrada 114.
Tenendo in considerazione il fatto che il 12 marzo la Flotta russa del Mar Nero è stata messa in stato di allerta operativa, non bisogna escludere la possibilità di blocco o di attacco navale contro la città di Odessa, in quanto la base principale delle Forze navali ucraine.
Giovedì scorso [ ndt: il 11 marzo] i portamissili del gruppo tattico della Flotta del Mar Nero si sono esercitati per l’organizzazione di un attacco missilistico contro un eventuale gruppo delle “navi nemiche” . Nelle esercitazioni ha partecipato anche il portamissili a cuscino d’aria “Bora” .La concentrazione delle forze terroristiche nelle periferie Nord-Ovest e Ovest di Donetsk significa che si stanno preparando gli attacchi nella direzione di Kurakhovo e Avdeevka. Secondo noi, questi attacchi avranno il compito solo di distogliere attenzione.
Tenendo conto di tutto ciò che abbiamo detto sopra , lo scenario più probabile di sviluppo degli eventi potrebbe diventare quello dell’offensiva nella direzione Horlivka-Artemivsk e Pervomaysk-Artemivsk. Una tale manovra darà la possibilità ai terroristi di tagliare le forze ATO dalla base di approvigionamento ( Artemivsk) e chiudere l’accerchiamento attorno alle forze dell’Ato a Svetlodarsk. Parallelamente saranno colpite le città di Lysychansk e Dserzhynsk allo scopo di coprire i fianchi della task force principale. Nel caso di successo ai terroristi basterebbero solo poche ore per tagliare Slovjansk dalla strada M03; questa manovra non permetterà evacuare velocemente lo Stato maggiore dell’ATO da Kramatorsk e bloccherebbe il suo funzionamento. Tutto questo permetterebbe di effettuare le manovre descritte sopra approfittando di questa perdita del controllo da parte del comando ucraino. Inoltre, queste manovre darebbero al nemico un asso per barattare con i vertici politico-militari ucraini durante ennesime eventuali trattative di pace -chiamiamole Minsk3 – nel caso dell’insuccesso delle offensive sferrate in altre direzioni.
E’ molto probabile che durante l’attacco contro Artemivsk , il Comando delll’ATO sarà bombardato con i sistemi missilistici “Smerch” e con i sistemi missilistici “Uragan” per non permettere di effettuare l’evacuazione del comando.
Invece nel caso di eventuali attacchi contro Horlivka-Dzerzhynsk-Konstantynivka-Druzhkovka-Kramatorsk speriamo che il comando ATO abbia preso in considerazione l’esperienza di Uhlehirsk e abbia preparato delle sorprese nella zona che si estende per circa 40 km.
Prima delle notizie sulla “scomparsa” o sulla “malattia” del presidente Putin sarebbe stato possibile indicare con più precisione la data di queste operazioni. Secondo informazioni ricevute dalle fonti sui territori occupati si rileva il fatto che negli ambienti di militanti si parli delle date dell’eventuale offensiva tra il 13 e il 16 marzo; addirittura al giorno 16 marzo era pianificata l’occupazione di Artemivsk. Inoltre, agli abitanti di quelle città ,che sono indicate come gli obbiettivi delle offensive principali , più di una volta sono arrivati gli sms dai parenti combattenti dalla parte dei terroristi con l’avvertimento di lasciare le città proprio in questo periodo. Si può fare la conclusione che l’inizio dell’offensiva avrà luogo nella notte tra il 13 e il 14 marzo; probabilmente verso le ore 5 di mattina ( l’ora di Mosca), alle 4 ora di Kyiv.
Quanto scritto in precedenza è solo una variante dello svolgimento degli eventi secondo una valutazione della situazione tattica e secondo dati sulle posizioni delle forze nemiche. E’ evidente che il passo decisivo dipenderà dalla decisione politica concreta; probabilmente il rumore per la sparizione di Putin sia stato sollevato non a caso; è probabile che fosse stata proprio la parte russa a sollevarlo. Alla vigilia delle decisioni fatali l’imperatore poteva pensare per se stesso un alibi per lasciare il campo alle manovre….
Questo articolo è stato preparato per il sito InformNapalm da Artem Vasylenko e Roman Burko.
traduzione a cura di Elena Nazarenko
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